Le principali tipologie di apertura di un divano, dalla classica al meccanismo a libro
Per facilitare l'acquisto alle persone che non hanno mai posseduto un giaciglio simile in precedenza, le aziende sono solite proporre diversi meccanismi: a scorrimento (verticale o frontale), ad apertura orizzontale, a ribaltamento e a libro. Quando l'acquisto di un divano letto è determinato dalla mancanza di spazio nell'abitazione, molte persone propendono per l'apertura classica, la prima ad essere giunta sul mercato. In questo caso, il giaciglio vede la presenza di un materasso sottile e di una rete che, negli ultimi anni, viene solitamente proposta in doghe. Tali elementi trovano spazio, grazie ad una chiusura in tre parti, sotto la seduta. Per estrarre il letto è necessario rimuovere i cuscini.
Un'alternativa è il divano a fisarmonica che, come svelato parzialmente già dal nome, è composto da 3 parti ripiegate; si tratta dei due schienali (uno risulta visibile, mentre il secondo si appoggia al muro), e della seduta. Per aprirlo è necessario tirare a sé la parte inferiore. Così facendo, infatti, le altre due parti hanno l'opportunità di estendersi, finendo per formare il giaciglio sul quale far riposare l'ospite improvvisato.
Si rivela molto pratica una tipologia di apertura apparsa di recente sul mercato, ossia quella a libro, conosciuta anche come apertura a "clic-clac". In questo caso sono sufficienti solo alcuni secondi per abbassare lo schienale e allungare i braccioli. Pur trattandosi di una soluzione molto pratica il meccanismo a libro porta le dimensioni del giaciglio ad essere leggermente più ingombranti, tanto che sul mercato si trovano solamente modelli dai 3 posti in su.
Sicuramente meno immediata è l'apertura a cassetto, che vede la rete posta sotto la seduta del divano. La rete stessa deve essere estratta proprio come si farebbe con un normale cassetto. Il problema è che, al momento di allinearsi con il sedile, viene a formarsi una cavità piuttosto fastidiosa, che potrebbe portare chi soffre di disturbi del sonno a non riposarsi come vorrebbe.
Chi desidera risparmiare può volgere l'attenzione a modelli che, a prezzi decisamente contenuti, propongono un piano formato da seduta e schienale. Una volta sfoderato viene rivelato un materasso, normalmente ripiegato in 2 o 3 parti.
Chi, invece, ha intenzione di inserire nel proprio soggiorno un elemento che non contrasti con l'arredo e gli altri complementi presenti, troverà nei modelli più recenti la soluzione in grado non solo di non sfigurare, ma anche di rendere ancora più godibile l'ambiente stesso.