I suoi colori, almeno nel nostro paese, tendono ancora a evitare le dinamicità cromatiche allegre e frivole che giungeranno negli anni successivi, per mantenersi all'interno della gamma compresa fra il marrone scuro e la tonalità senape. Il nord Europa, invece, forse come conseguenza pratica della minore disponibilità di luce naturale, opta per tonalità più chiare e tinte pastello, ottenendo così ambienti più luminosi. I materiali utilizzati per la struttura sembrano attingere a piene mani dalle nuove visioni dell'architettura, riscoprendo i legni scuri, in particolare rovere e noce, ma anche elementi in metallo, che vanno a valorizzare e a sottolineare le forme sinuose della seduta.
Ma a questa apparente serietà cromatica e strutturale, al servizio della persona e del suo ambiente, si affianca la potente corrente artistica della Pop Art, in grado di influenzare pesantemente una buona parte della vita sociale e del costume. I divani vintage acquisiscono allora nuove cromaticità contrastanti e assolutamente inedite rispetto a ciò che si era soliti vedere e vivere. Colori eccentrici, associazioni complementari dall'effetto esplosivo, una forza cromatica capace di colpire lo sguardo e trattenerlo, trovano supporto in forme bizzarre, strane alla vista, in cui materiali di natura assortita si mescolano e amalgamano in un oggetto trasformandolo finalmente nel nuovo modo di concepire l'arredo come noi lo conosciamo oggi.